TESLA, BATTERIE E FOTOVOLTAICO

Il colosso delle auto elettriche Tesla entra nel mondo del mercato di accumuli stazionari grazie al Powerwall. Si tratta di una batteria ricaricabile a ioni di litio che serve ad accumulare l’energia elettrica prodotta nelle ore diurne dai pannelli fotovoltaici e renderla disponibile per l’uso domestico ma non solo.

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Il sistema si può appendere su una parete e può essere integrato con la rete locale per sfruttare l’energia in eccesso e dare agli utenti la flessibilità necessaria per trarre energia dalle proprie riserve, come ha spiegato Tesla, che ne ha elencato i benefici: il risparmio economico, una migliore gestione dell’energia nei momenti di picco ma anche una diffusione dell’autoconsumo.
Nato per massimizzare l’autoconsumo da fotovoltaico, il prodotto può fornire anche altri servizi, come quello di sistema di back-up in caso di blackout o quello di spostamento dei carichi, utile per evitare di dover aumentare la potenza impegnata o in quei sistemi tariffari in cui in certe fasce orarie il kWh costa molto di meno che in altre.

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L’entrata del produttore di veicoli elettrici nel mercato dei sistemi di accumulo per il FV (che secondo alcuni analisti si moltiplicherà per 10 nei prossimi 4 anni) non potrà che accelerare il decremento dei prezzi. Già ora i leader di mercato delle batterie al litio, tra cui Tesla, stanno producendo a costi che fino ad un paio di anni fa si prevedeva sarebbero stati raggiunti solo nel 2020.

 

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