Le nuove frontiere delle cucine moderne: l’innovazione dei top da cucina

cucina moderna ecosostenibile

Quella della cucina dei propri sogni è una scelta ardua in cui entrano in gioco innumerevoli variabili: progetti iniziali, migliaia di aspettative, gusto personale e i fatidici ripensamenti. Per giungere ad una conclusione quindi, sono necessarie un po’ di certezza e qualche garanzia. In fin dei conti, l’aspettativa prima di tutto è quella della garanzia di un prodotto di qualità. Un prodotto che, in secondo luogo, deve anche saper soddisfare le richieste dei più esigenti riguardo colorazioni e finiture. In questo caso il top dei ripiani della cucina è tra gli elementi che generano i dubbi maggiori. È necessaria infatti, un’adeguata conoscenza dei materiali. A tal proposito, tra le ultime proposte d’avanguardia, spiccano: il gres porcellanato, il laminato HPL e il laminato FENIX.

Nel primo caso si parla di lastre ricavate da argille ceramiche sinterizzate tra cui si collocano le aziende Lapitec, Kerlite e Laminam. Lapitec si contraddistingue per lastre a tutta massa di grandi formati, versatili, indistruttibili e dotate di tecnologia Bio-Care che assicura un effetto battericida. Inoltre, insieme a Kerlite garantisce l’ecocompatibilità del prodotto in gres porcellanato. Kerlite, in aggiunta, coniuga la leggerezza derivata da spessori ridotti alla resistenza e ad un’ottima lavorabilità. Anche Laminam garantisce igiene e durabilità, preservando un’estetica sofisticata associata a toni naturali. Essendo un materiale non poroso, facilmente pulibile, antigraffio e inattaccabile da acidi, basi o solventi è un valido concorrente dell’alternativo laminato.

 

I ripiani di quest’altro materiale sono ottenuti invece dalla sovrapposizione di più strati interni (solitamente carta impregnata con resine termoindurenti, legno o fogli di plastica) in seguito rivestiti esternamente da fogli con stampe decorative, a loro volta rifiniti con resine melamniche che conferiscono un’ottima resistenza agli agenti esterni e igienicità. Ne esistono tuttavia due varianti: l’HPL (High Pressure Laminates) e il FENIX. Tra le aziende che si sono cimentate con il laminato HPL vi sono Abet, Baido e Solid Top.  Questa prima versione mantiene con Abet le ottime caratteristiche di resistenza e le affianca al gusto per il design, conservando il valore estetico grazie a molteplici possibili finiture. Finiture materiche, differenti spessori e grandi dimensioni sono la proposta di Solid Top.

Per quanto riguarda invece il laminato FENIX, l’azienda stessa così denominata, che ne possiede il brevetto dal 2013 (risultato della collaborazione con Arpa Industiale e parteners), vanta una progettazione nanometrica dei fogli di rivestimento dello stratificato che si contraddistinguono per l’impiego di resine acriliche di nuova generazione. Questo materiale nanotecnologico intelligente dota il laminato FENIX di termo-riparabilità (Electron Beam Curing): grazie al calore è possibile riparare micro graffi superficiali. A ciò si sommano: opacità, morbidezza al tatto, resistenza e anti-impronta.

FENIX NTM | Maintenance

La rivoluzione attuata da ognuno di questi materiali ha permesso la realizzazione delle prime vasche integrate. Ciò permette di ottenere continuità, armonia e linee pulite e squadrate.

LP

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